Aggiornamenti normativi e procedurali nazionali
Adozione del Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023
Con il Decreto Interministeriale del 22 ottobre 2021 (registrato alla Corte dei Conti il 12 novembre 2021, n. 2893) sono stati adottati il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023, approvato dalla Rete della protezione e dell\’inclusione sociale, ed il Piano Sociale Nazionale 2021-2023, con il relativo piano di riparto. Quest’ultimo costituisce l\’atto di programmazione nazionale delle risorse afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali ed individua, nel limite di tali risorse, lo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari per la progressiva definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale.
Adozione Programma GOL (Garanzia di Occupabilità per i Lavoratori)
Con il Decreto del 5 novembre 2021 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato adottato il Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL). L’obiettivo del Programma è quello di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale dei beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL), dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale.
Adozione Piano Operativo (PO) per PNRR – Missione 5
Con il Decreto Direttoriale n. 450 del 9 dicembre 2021, è stato approvato il Piano operativo per la presentazione da parte degli Ambiti Territoriali di proposte di adesione alle progettualità di cui alla Missione 5 “Inclusione e Coesione”, componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Di fatto si tratta del primo atto con cui si dà il via all’assegnazione di 1,4 miliardi di euro del programma Next generation EU destinati allo sviluppo del welfare locale. L’assegnazione dei fondi avverrà, in analogia con il PON Inclusione, attraverso bandi non competitivi rivolti agli Ambiti Territoriali in qualità di soggetti attuatori.
Adozione Avviso Pubblico n.1/2021 PrIns – Progetti di Intervento Sociale
Con Decreto Direttoriale 467 del 23 dicembre 2021 è stato adottato l\’Avviso pubblico n. 1/2021 PrIns – Progetti di Intervento Sociale. Rivolto agli Ambiti territoriali, con una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro a valere sulle risorse REACT-EU – Asse 6 del PON Inclusione 2014-2020 “Interventi di contrasto agli effetti del Covid-19”, l’Avviso sostiene interventi di pronto intervento sociale e interventi rivolti alle persone senza dimora o in povertà estrema e marginalità. La scadenza per la presentazione delle domande è il 28 febbraio 2022. Le attività dovranno concludersi il 31.12.2023.
FEAD: il punto sull’attuazione del programma
Si è svolta lo scorso 13 dicembre la riunione annuale di riesame del Programma Operativo FEAD, prevista dal Regolamento (UE) n. 223/2014, art. 14. Nel corso della riunione, presieduta dalla Commissione Europea, è stato presentato e discusso lo stato di attuazione del Programma europeo finalizzato ad attuare sul territorio nazionale una serie di interventi a favore di persone in condizioni di grave deprivazione materiale. Qui i materiali discussi e presentati.
fio.PSD: Monitoraggio Avviso 4/2016 e Fondo Povertà
Il 15 dicembre scorso sono stati presentati i risultati del Monitoraggio Avviso 4/2016 e Fondo povertà, a cura della fio.PSD. Nel triennio 2019-2021 la Federazione ha portato avanti un percorso di accompagnamento, formazione e monitoraggio che ha potuto seguire lo sviluppo della metà dei progetti in convenzione Avviso 4/2016, rivolti alla grave marginalità e finanziati con risorse PON inclusione, Fead e Fondo povertà. Il monitoraggio ha riguardato ben 31 enti territoriali presenti in 9 Regioni. Qui le slide e i video di presentazione.
Legge di Bilancio 2022 e novità in tema di RdC
È stata pubblicata in GU del 31.12.2021 la Legge n. 234/21 Bilancio 2022-2024. In particolare, all’art. 1 commi 73-86, vi sono alcuni provvedimenti che riguardano la misura. Innanzitutto viene strutturalmente incrementato il Fondo per il Reddito di Cittadinanza per 1 miliardo e 60 milioni circa all’anno, è stabilito inoltre il rafforzamento dei controlli sui requisiti di accesso e la permanenza degli stessi, anche grazie alla maggior interoperabilità tra le banche dati. Consistenti modifiche vengono introdotte rispetto alla congruità dell’offerta di lavoro ed agli incentivi ai datori di lavoro, anche privati, che assumono beneficiari RdC; infine viene stabilità l’obbligatorietà per i Comuni di impiegare nei PUC almeno un terzo dei beneficiari residenti.
RdC: indicazioni circa la verifica del requisito di residenza in caso mancata iscrizione nei registri anagrafici
Con la Nota Ministeriale n. 10155 del 21 dicembre 2021 si forniscono indicazioni circa la verifica del requisito di residenza in caso mancata iscrizione nei registri anagrafici al momento della presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza. La nota chiarisce che viene data facoltà al richiedente/beneficiario di sanare la mancata iscrizione se viene dimostrata la sua presenza sul territorio italiano negli ultimi dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi, e lo stesso non risulti iscritto nelle anagrafi estere o all’AIRE.
La Piattaforma GePI: ultime novità
La Piattaforma GePI per la gestione del ‘pilastro sociale’ del Reddito di Cittadinanza è in continua evoluzione e sul sito del MLPS sono periodicamente forniti aggiornamenti relativi alle nuove funzionalità del sistema, oltre che tutorial, manuali d’uso, pillole video e risposte alle domande più frequenti (FAQs). Gli ultimi recenti aggiornamenti della piattaforma risalgono allo scorso novembre 2021 e comprendono:
- Nuovo contatore di domande per le verifiche dei nuclei familiari
- Introduzione di un sistema di notifiche
- Possibilità di rettificare le verifiche dei nuclei familiare finalizzate positivamente
- Nuovo processo di gestione della chiusura del caso
- Altri rilasci minori
Si segnala inoltre che da lunedì 17 gennaio 2022 riprendono i Lunedì di GePI, incontri interattivi online con i formatori e gli esperti della GePI Task Force, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il supporto di Banca Mondiale. Qui per ulteriori informazioni ed il calendario degli incontri.
Infine, è stata pubblicata la Nota Ministeriale n. 10249 del 23 dicembre scorso, contenente indicazioni sulle modalità di comunicazione, tramite piattaforma GePI, per annullamento o rettifica di errate segnalazioni a INPS.
Aggiornamenti normativi e procedurali regionali
PNRR – Missione 5 – Componente 2 – Sottocomponente \”Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale\” – raccolta manifestazioni di interesse
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si sviluppa intorno a tre Assi strategici e sei Missioni ulteriormente suddivise in Componenti e Sottocomponenti che si articolano poi in specifici Riforme e Investimenti. Questi ultimi costituiscono la base delle progettualità del PNRR.
In particolare nell\’ambito della Missione 5 \”Inclusione e Coesione”, Componente M5C2 \”Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore\”, Sottocomponente “Servizi sociali, disabilità e marginalità Piano Operativo sociale” il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con proprio decreto ha adottato un Piano Operativo per la presentazione di proposte di adesione agli interventi. Le risorse per la realizzazione dei progetti relativi agli Investimenti previsti saranno allocate agli Ambiti territoriali (ATS), all\’interno di un quadro nel quale le Regioni e Province autonome sono chiamate ad una funzione di programmazione regionale ai fini di garantire lo sviluppo uniforme e coerente dei sistemi sociali territoriali in relazione alle scelte e ai LEPS concordati a livello nazionale e alle caratteristiche dei sistemi regionali. Il primo step del percorso progettuale prevede la raccolta da parte di Regioni e Province autonome delle manifestazioni di interesse, non vincolanti, a presentare progetti da parte degli ATS entro il 31/01/2022.
Regione Toscana ha predisposto un format con il quale gli Ambiti potranno esprimere le proprie candidature su una o più delle 7 attività proposte, inserendo l\’ordine di priorità.
Il 14 gennaio scorso si è svolto un webinar rivolto ai Comuni e agli Ambiti nel corso del quale sono state date alcune indicazioni di percorso, anche in previsione dell\’uscita dei bandi tra febbraio e marzo prossimi.
Servizio Emergenza Urgenza Sociale della Regione Toscana
Il 13 gennaio scorso si è svolto un seminario nel quale è stato presentato il sistema attivato dal 2019 da Regione Toscana come sperimentazione in nove Zone distretto, in corso di allargamento ad altre sette. L\’evento, rivolto ad un\’ampia platea, ha inteso rappresentare l\’opportunità offerta dal SEUS regionale in relazione anche ai numerosi fondi attivati dal Ministero per il Pronto Intervento Sociale, indicato come LEPS all\’interno del nuovo Piano povertà e dettagliato in una scheda tecnica che riprende in larga parte le caratteristiche del sistema toscano.
Approvazione contributi per progetti di sostegno alle fragilità sociali e socio sanitarie delle Zone distretto
Con Decreto dirigenziale 23018 del 9/12/21 sono stati approvati progetti presentati dalle Zone distretto volti a implementare interventi di contrasto all’emergenza sanitaria, servizi di sostegno alle fragilità sociali e socio-sanitarie e percorsi di inclusione sociale, per il miglioramento del benessere e della salute delle persone destinatarie degli stessi. Le risorse assegnate alle 24 Zone che hanno presentato proposte ammontano ad un totale di € 700.000. Gli interventi finanziati riguardano minori, anziani, disabili, detenuti e prevedono in larga parte attività integrate socio-sanitarie.
Il Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza (CRIA)
Organizza tre seminari di area vasta con le zone socio-sanitarie per condividere dati e riflessioni, proporre azioni di supporto, raccogliere e confrontare prospettive e proposte riguardanti le politiche a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e delle famiglie. I seminari si svolgeranno on line nelle seguenti date:
- mercoledì 2 febbraio ore 10-12:30 incontro con Zone area Sud Est
- giovedì 3 febbraio ore 10-12:30 incontro con Zone area Centro
- mercoledì 16 febbraio ore 10-12:30 incontro con Zone area Nord Ovest
Sono stati richiesti crediti formativi all’Ordine Assistenti sociali della Regione Toscana
Dati e ricerche
INPS: Osservatorio Reddito/Pensione di Cittadinanza – Statistiche a dicembre 2021
L’Osservatorio INPS sul Reddito e la Pensione di Cittadinanza, che periodicamente fornisce le statistiche essenziali sui nuclei familiari percettori del beneficio economico, ha pubblicato i dati aggiornati al 7 dicembre 2021. Sono 1 milione 737 mila i nuclei familiari in carico alla misura, pari a oltre 3 milioni e 891 mila persone, con un contributo medio mensile di 546 euro. Si conferma ancora una volta la maggior concentrazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza nelle Regioni del Sud e nelle Isole, seguite dalle Regioni del Nord e da quelle del Centro. L’Osservatorio mette a disposizione anche i dati relativi al REM.
RdC: stranieri tra rappresentazioni stereotipate e disparità di diritti
Il Working Paper 7/2021 della collana 2WEL I cittadini stranieri tra rappresentazioni stereotipate e disparità di diritti. Una riflessione sul Reddito di Cittadinanza, curato da Marianna Chirivì e Grazia Moffa, mette in luce alcuni limiti della misura, sottolineando la significativa discrepanza tra gli stereotipi in cui sovente sono confinati i cittadini stranieri e il loro effettivo ricorso al welfare pubblico. Secondo lo studio, la presenza di criteri particolarmente restrittivi per l’accesso al beneficio non solo determina una diversa protezione sociale per i cittadini stranieri rispetto agli italiani, ma contraddice anche le narrazioni stereotipate di un loro maggiore ricorso al welfare e del rapporto tra immigrazione e sostenibilità di quest’ultimo.
Censis: 55° Rapporto sulla situazione sociale del Paese – 2021
È stato recentemente pubblicato il 55° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, che interpreta i più significativi fenomeni socio-economici italiani nella fase di transizione che stiamo attraversando. Dopo alcune considerazioni generali, il documento si concentra sulla società italiana nel 2021 ed affronta alcuni dei temi emersi nel corso dell’anno: l’irrazionalità che ha infiltrato il tessuto sociale, il rimbalzo dell’economia nella scarsità del capitale umano, gli effetti di svigorimento dello stato di sospensione continuata. Il Rapporto presenta infine alcune analisi per settore: formazione e lavoro, welfare e sanità, territorio e reti, sicurezza e cittadinanza. Sul tema leggi anche il commento di Tiziano Treu, presidente del CNEL.
Il lavoro delle famiglie con figli durante il lockdown
Il lockdown ha portato ad una maggiore riduzione del lavoro retribuito dei padri, in contrasto con le attese secondo cui le madri sarebbero state limitate dal crescente lavoro famigliare non retribuito. Nel secondo trimestre del 2020 le coppie “female-breadwinner” sono infatti aumentate del 50%, mentre quelle in cui il portatore di reddito è prevalentemente l’uomo si sono ridotte del 30%. I dati, derivanti dalla rilevazione continua sulle forze lavoro di Istat, sono analizzati da Elisa Brini, Mariya Lenko, Stefani Scherer e Agnese Vitali su Neodemos.
I NEET e la tardiva indipendenza giovanile in Italia
L’Italia è terza in Europa per tardività di uscita dal nucleo originale (30,2 anni nel 2020, con una media UE di 26,4). Il fenomeno è correlato all’incidenza di NEET, che non hanno la possibilità di rendersi autonomi dalla famiglia: nel 2020 sono il 23,3% tra i 15-29 anni (il 37,9% di questi ha almeno la licenza media). Le quote maggiori di NEET si registrano in Sicilia (37,5%), Calabria (34,6%) e Campania (34,5%). Su Openpolis sono disponibili ulteriori dati, sia a livello regionale che comunale.
INAPP paper: povertà educativa ed inclusione minorile
Con la Raccomandazione n. 1004 del 14 giugno 2021 il Consiglio dell’UE ha istituito la Garanzia europea per l\’infanzia (European Child Guarantee), riconoscendo quale strumento prioritario per prevenire e combattere l’esclusione sociale e la povertà infantile l’accesso alla cura, all’educazione e all’istruzione. L’Italia è stata inserita nel gruppo dei Paesi target per l’attuazione della fase pilota del programma, al fine di individuare possibili modelli di intervento. Nel paper di INAPP è proposta una prima ricognizione di questi recentissimi dispositivi e della loro traduzione in pratiche territoriali, con particolare riferimento ai Patti educativi di comunità, previsti dal Ministero dell’Istruzione già nel Piano scuola 2020-2021, in cui gli accordi tra scuole, realtà del Terzo settore, enti locali, istituzioni pubbliche e private sono considerati strumenti efficaci per il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica.
Report finale della consultazione Verso il nuovo Piano nazionale per la famiglia
Il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha recentemente pubblicato il Report, frutto di una consultazione pubblica aperta a tutti gli stakeholder, finalizzato a raccogliere idee, istanze e contributi utili alla stesura del nuovo Piano Nazionale per la Famiglia. Quattro le aree tematiche intorno alle quali si è sviluppato il processo partecipativo: 1) la questione demografica; 2) il rapporto tra generi e generazioni; 3) il tema delle diseguaglianze; 4) il tema del lavoro in un’ottica di parità di genere.
Banco Farmaceutico: IX Rapporto sulla povertà sanitaria nel 2021
È stato recentemente presentato il 9° Rapporto del Banco Farmaceutico sulla povertà sanitaria in Italia. I dati, rilevati attraverso la rete dei 1.790 enti assistenziali convenzionati con il Banco ed elaborati da OPSan, evidenziano una situazione per nulla rosea: nel 2021, almeno 597.560 persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno. Si tratta di un incremento del 37,6% rispetto al 2020, in gran parte imputabile alla pandemia da Covid-19 che ha arrecato gravi danni alla salute e al reddito di milioni di residenti.
Rapporto Disuguaglianza 2022
È stato recentemente pubblicato il Rapporto Disuguaglianza 2022, curato dai ricercatori del World Inequality Lab, che presenta una sintesi aggiornata relativa al monitoraggio delle disuguaglianze nel mondo. I dati analizzati mettono in evidenza come le disuguaglianze di reddito e di ricchezza contemporanee siano molto grandi: il 10% più ricco della popolazione mondiale attualmente guadagna il 52% del reddito globale (quota che è pari al 36% in Europa e raggiunge il 58% in Medio Oriente e Nord Africa), mentre la metà più povera della popolazione solo l’8,5%. Il rapporto esamina inoltre alcune opzioni politiche per ridistribuire la ricchezza e investire nel futuro al fine di affrontare le sfide del 21° secolo. Su Volere la Luna è disponibile una sintesi.
Diseguaglianze di salute e determinanti sociali
È stato recentemente pubblicato il report Health Inequalities Research. New methods, better insights? frutto del lavoro di ricerca e di collaborazione tra la Federazione Europea delle Accademie di Scienze e Studi Umanistici (ALLEA) e la Federazione delle Accademie Europee di Medicina (FEAM). Lo studio ha inteso esplorare quali fattori sociali contribuiscono maggiormente a generare disuguaglianze di salute. In che misura differenze di istruzione, classe professionale e reddito influiscono sulla salute delle persone e delle famiglie? Qual è l’efficacia degli interventi e delle politiche per ridurre le disuguaglianze di salute?
OCIS: diseguaglianze e mobilità
La recente Nota n. 4 dell’Osservatorio Internazionale per la Coesione e l’Inclusione Sociale (OCIS), a cura di Francesca Subioli, analizza il tema delle diseguaglianze correlato a quello della mobilità dei redditi dei singoli individui. La maggiore (recente) disponibilità di microdati longitudinali che consentono di seguire un campione rappresentativo di lavoratori per molti anni permette di studiare non solo quanto i redditi individuali siano diversi tra persone in un dato momento (analisi delle diseguaglianze), ma anche come si siano mossi i redditi dei singoli individui nel corso del tempo (analisi della mobilità). Affiancare le due analisi consente di fornire un quadro completo delle differenze reddituali con lo scopo, tra l’altro, di valutarne l’accettabilità sociale.
punti di vista
Il Reddito di Cittadinanza oltre la retorica del lazy poor
Il dibattito pubblico e mediatico sui percettori del Reddito di Cittadinanza ritorna ciclicamente: diversi di loro preferirebbero starsene comodamente sul divano piuttosto che accettare offerte lavorative. Ma la retorica del lazy poor regge poco, ci dice Edmondo Montacci nel suo articolo pubblicato nella rivista de Il Mulino, anche alla luce di diversi esperimenti fatti sulle misure di reddito minimo negli Stati Uniti. Per quanto riguarda il contesto italiano – non completamente sovrapponibile a quello statunitense – quello che pesa, rispetto alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro dei beneficiari di RdC, è la particolare consistenza di basse qualifiche ed il conseguente difficile match con le richieste delle aziende.
L’Assegno Unico, un vantaggio per tutte le famiglie
Su La Voce Daniele Pacifico prevede gli effetti che avrà l’Assegno Unico, che entrerà in vigore a marzo 2022, sulle famiglie. Grazie alla sua universalità dovrebbe superare i limiti dei precedenti interventi che penalizzavano le famiglie con disoccupati di lungo periodo o lavoratori autonomi e atipici. Sono suggerite delle ulteriori modifiche: delle maggiorazioni per i figli entro i 2 anni e per i maggiorenni iscritti in un percorso di studi e una rimodulazione a favore dei nuclei con 3 o più figli.
Geografia e disuguaglianze di reddito: oltre il divario Nord-Sud
Sul Menabò di Etica ed Economia Juraj Briskar, Edoardo Di Porto, Jose V. Rodriguez Mora e Cristina Tealdi, adottando come unità territoriale di riferimento la provincia, presentano i risultati di un loro studio sull’influenza della geografia sui divari salariali in Italia. Lo studio, piuttosto che tra province, mette in evidenza un maggior peso delle disuguaglianze all’interno delle province e sottolinea come la vera geografia della disuguaglianza reddituale nel nostro Paese sia molto più complessa del semplice divario Nord-Sud. Le place-based policies attualmente messe in campo a sostegno del Mezzogiorno dovrebbero quindi essere affiancate da nuove politiche in grado di considerare le singole aree territoriali in modo disomogeneo.
Centri per l’impiego: le ragioni della debolezza
Il Rapporto 2021 sui Servizi per l’impiego in Italia curato da Anpal mette in luce come i Centri per l’Impiego siano pochi (551) e sottodimensionati rispetto alla domanda di servizi in aumento: con 7.772 unità di personale, in contrazione negli ultimi 10 anni, possono contare mediamente su dipendenti anziani e con un basso livello di istruzione. Su La Voce Francesco Pastore riflette sulle difficoltà attuali dei Centri per l’Impiego, sottolineando la necessità di assumere case manager in grado di studiare le difficoltà del singolo utente per pensare a un pacchetto completo di servizi necessari a rendere occupabile chi cerca lavoro.
esperienze dai territori
Milano: indagine di Action AiD sulla povertà alimentare
Ad oltre un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia Action AiD ha realizzato un’interessante indagine sulla povertà alimentare a partire dalle famiglie che si rivolgono alle realtà di assistenza alimentare ubicate sul territorio metropolitano di Milano, una provincia particolarmente colpita non solo dal punto di vista sanitario, ma anche socioeconomico. Sono state esplorate le abitudini alimentari delle famiglie, le preoccupazioni legate al cibo in un contesto emergenziale e le differenti modalità di spesa. Qui per scaricare il rapporto.
Prevenire l’esclusione sociale di (ex)detenuti a Trieste
Il progetto prevede azioni di sostegno in favore di persone a rischio di esclusione sociale, detenute ed ex detenute e di persone in esecuzione penale esterna al carcere, realizzate attraverso il finanziamento di interventi ed azioni a valenza socio-educativa e di reinserimento sociale. Le azioni sono attivate dagli Enti Gestori dei Servizi Sociali del Comune di Trieste sulla base dei progetti condivisi con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) e con gli Istituti Penitenziari, attraverso il coinvolgimento del Terzo settore.
A Roma il servizio “Roxanne” per le vittime di tratta
Il Comune di Roma, attraverso il servizio “Roxanne”, offre prevenzione e consulenza a tutti i soggetti presenti su strada, sostegno e reinserimento delle vittime di tratta. Il progetto include servizi legati all’informazione e alla tutela sanitaria, uno sportello diurno per consulenza e orientamento, strutture pubbliche e del privato sociale dedicate, percorsi di alfabetizzazione, conoscenza e individuazione di competenze, orientamento e tirocini lavoro. Il servizio collabora inoltre con l\’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni (OIM) per il rimpatrio protetto, qualora espressamente richiesto.
LGNetEA – Rete dei Comuni per l’inclusione d’emergenza in aree urbane svantaggiate
Il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), vede il coordinamento del Ministero dell’Interno, il sostegno istituzionale e tecnico di ANCI e Cittalia, e il coinvolgimento di diciotto Comuni italiani (Agrigento, Bologna, Bolzano, Caserta, Catania, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste) insieme ad ANCI Liguria, Azienda Servizi Sociali di Bolzano e Azienda Comunale per la Tutela Ambientale di Potenza. L’obiettivo è quello di migliorare, attraverso percorsi inclusivi rapidi, il benessere comunitario dei territori ad alta presenza di cittadini di origine straniera che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione.