Aggiornamenti normativi e procedurali nazionali
Il nuovo Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali
Il 28 luglio scorso la Rete della protezione e dell’inclusione sociale presieduta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha discusso ed approvato il nuovo Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali, contenente il Piano sociale nazionale 2021-2023 e il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023. I due Piani individuano, rispettivamente, le priorità collegate al Fondo Nazionale Politiche Sociali e alla sua programmazione, e i principali interventi territoriali di contrasto alla povertà. Come noto, a questi si andrà ad aggiungere il Piano per la non autosufficienza 2022-2024 alla cui stesura concorrerà il gruppo di lavoro presieduto dall’onorevole Turco.
Ampliamento dell’ISEE corrente
Con il Decreto del 5 luglio 2021, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il MEF ha disciplinato le modalità estensive dell’ISEE corrente, che d’ora in poi si potrà richiedere anche in caso di variazioni della componente patrimoniale dell’indicatore (nella misura del 20%) e non solo della componente reddituale. L’ISEE corrente, ottenuto sulla base della situazione patrimoniale, avrà validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione dei dati, mentre per le altre variazioni la durata rimane di sei mesi. È stato inoltre recentemente pubblicato, con il Decreto Direttoriale n. 314 del 7 settembre 2021, il nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), aggiornato con le istruzioni per la sua compilazione.
Riprogrammazione del PON Inclusione
Con Decisione della Commissione Europea C (2021) n. 6257 del 20 agosto 2021 è stata approvata la riprogrammazione del PON Inclusione FSE 2014-2020. Con le nuove risorse messe a disposizione, il Programma si impegna a garantire una risposta adeguata all’emergenza sociosanitaria in atto. Le risorse aggiuntive ammontano a circa 94 milioni di euro, distribuite su due Assi prioritari: l’Asse 6 “Interventi di contrasto agli effetti del Covid-19” e l’Asse 7 “Assistenza tecnica REACT EU”. In questo modo la dotazione finanziaria del PON Inclusione raggiunge i 1.269.039.551 euro nel settennio. Per maggiori informazioni si rimanda al documento PON Inclusione 7.0.
PON FSE Avviso 1/2019 – PaIS: possibilità di richiedere variazioni progettuali
È scaduta il 20 luglio scorso la possibilità di presentare i progetti a valere sull’Avviso 1/2019 PaIS del PON Inclusione, più volte prorogata in considerazione del perdurare dello stato di emergenza sanitaria. Inoltre, dal 7 luglio per i beneficiari dell’Avviso 1/2019 PaIS è possibile richiedere variazioni – non sostanziali – relative ai progetti già ammessi a finanziamento, entro i limiti del contributo concesso. Per approfondimenti si rimanda alle Linee guida per la formulazione di variazioni progettuali.
La nuova piattaforma MULTIFONDO presto online
A partire dal 25 ottobre p.v. sarà on line la Piattaforma Multifondo per la gestione ed il monitoraggio del PON Inclusione, che sostituirà in via definitiva la piattaforma SIGMA, che sarà spenta tra l’8 e il 22 ottobre. La Piattaforma Multifondo, in un’ottica di semplificazione, immediatezza e trasparenza, racchiude e potenzia le funzionalità relative alla fase di programmazione, gestione, rendicontazione, monitoraggio e controllo dei fondi UE. Per dubbi di natura tecnica relativi all’accesso alla Piattaforma si rimanda alla sintetica guida, mentre dal 25 ottobre sarà possibile contattare il nuovo servizio di help desk all’indirizzo mail <helpdesk.poninclusione@lavoro.gov.it>.
La Piattaforma GePI per il Reddito di Cittadinanza: ultime novità
La piattaforma GePI per la gestione del ‘pilastro sociale’ del Reddito di Cittadinanza è in continua evoluzione e sul sito del MLPS sono periodicamente forniti aggiornamenti relativi alle nuove funzionalità del sistema, oltre che tutorial, manuali d’uso, pillole video e risposte alle domande più frequenti (FAQs). Gli ultimi aggiornamenti risalgono al giugno scorso. Qui la guida alle nuove funzionalità. Il 13 settembre scorso sono ripresi i cosiddetti Lunedì di GePI, gli incontri interattivi online per gli operatori che lavorano sulla Piattaforma per la Gestione dei Patti per l’Inclusione Sociale, organizzati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il supporto di Banca Mondiale.
Aggiornamenti normativi e procedurali regionali
La nuova articolazione del Tavolo regionale della Rete della protezione e dell\’inclusione sociale
Il Decreto legislativo n. 147/2017 all\’art. 21 ha istituito, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Rete della protezione e dell\’inclusione sociale quale organismo di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali di cui alla legge n. 328/2000, prevedendone l’articolazione in tavoli regionali e a livello di ambito territoriale.
A seguito del D.L. 4/2019 – che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza in sostituzione del Reddito di Inclusione previsto dal Dlgs 147/2017 – si sono rese necessarie integrazioni e modifiche nella definizione, nella partecipazione, nelle modalità organizzative e nelle funzioni del Tavolo regionale della Rete della protezione e dell\’inclusione sociale.
Con la DGR 917 del 6/09/2021 quindi il Tavolo regionale è stato riorganizzato in modo omogeneo rispetto a quanto stabilito a livello nazionale per la Rete della protezione e dell\’inclusione sociale, prevedendo un’articolazione suddivisa tra funzioni specifiche di indirizzo/coordinamento e funzioni tecniche/operative, in particolare attraverso il coinvolgimento di tutti gli ambiti territoriali toscani e la ricerca della più stretta collaborazione operativa tra i settori regionali competenti.
Dati e ricerche
INPS: Osservatorio Reddito/Pensione di Cittadinanza – Statistiche a settembre 2021
L’Osservatorio INPS sul Reddito e la Pensione di Cittadinanza, che periodicamente fornisce le statistiche essenziali sui nuclei familiari percettori del beneficio economico, ha pubblicato i dati aggiornati all’8 settembre 2021. Sono 1 milione 673 mila i nuclei familiari in carico alla misura, pari a oltre 3 milioni e 760 mila persone, con un contributo medio mensile di 547 euro. Si conferma ancora una volta la maggior concentrazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza nelle Regioni del Sud e nelle Isole, seguite dalle Regioni del Nord e da quelle del Centro. L’Osservatorio mette a disposizione anche i dati relativi al REM.
Il quadro dei beneficiari RdC inviati ai CpI – Nota di ANPAL
È stata pubblicata lo scorso luglio la Nota n. 5 di ANPAL, che fornisce informazioni relative ai percettori di Reddito di Cittadinanza tenuti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro alla data del 30 giugno 2021. Sono 392.292, per lo più residenti al Nord e persone di sesso femminile, i beneficiari che hanno sottoscritto un Patto per il lavoro, pari al 34% del totale di coloro che sono stati inviati ai Centri per l’Impiego, complessivamente oltre 1 milione e 150 mila. La classe di età più rappresentata tra i beneficiari è quella dei giovani under 29 anni, che contra oltre il 38% dei beneficiari a livello nazionale.
Rapporto annuale di valutazione del PON Inclusione 2020
È stato reso disponibile il Rapporto annuale di valutazione 2020, realizzato da Ismeri Europa. Il lavoro intende dare conto dal Programma PON Inclusione, dei risultati raggiunti in ciascun ambito d’intervento, individuando i punti di forza e di debolezza nell’attuazione delle misure. In particolare l’analisi valutativa ha inteso esplorare sia l’efficienza attuativa dei progetti dei territori sia le ricadute sui beneficiari.
Rapporto annuale INPS 2021
È stato presentato il 12 luglio scorso, presso la Camera dei Deputati, il Rapporto Annuale INPS 2021. Il lavoro traccia un bilancio di ciò che l’Istituto ha realizzato lo scorso anno e analizza, non solo la flessione della produzione e dell’occupazione in questo anno attraversato dalla pandemia, ma si concentra soprattutto sugli effetti dei nuovi provvedimenti varati dal Governo per attenuare la crisi. Inequivocabile, recita il Rapporto, l’efficacia nel contrasto alla povertà da parte del Reddito/Pensione di Cittadinanza nel 2020, diventando un fattore determinante per 1,8 milioni di famiglie, che sarebbero state completamente scoperte di fronte alle conseguenze della pandemia.
Banca d’Italia – Gli effetti dell’Assegno Unico Universale (AUU) sulla distribuzione dei redditi
Secondo la micro-simulazione a cura della Banca d’Italia l’impatto dell’AUU sulla distribuzione dei redditi delle famiglie sarebbe positivo, grazie ad una riduzione dell’indice di Gini di 0,7 punti percentuali. Diminuirebbero quindi sia la disuguaglianza, sia gli individui in povertà assoluta, con un azzeramento delle famiglie indigenti svantaggiate dalla riforma. L’AUU stimolerebbe anche gli incentivi all’offerta di lavoro, specialmente per le famiglie con ISEE medio-bassi.
Presentata la Piattaforma europea contro la homelessness
Il 21 giugno, nell’ambito della Conferenza di Alto Livello presso il Centro Cultural de Belém (CCB), è stata lanciata la European Platform to Combat Homelessness, il segnale di maggior attenzione politica che il tema dei senza dimora abbia mai ricevuto sulla scena europea. La piattaforma necessiterà della collaborazione dei fornitori di servizi a tutti i livelli e si concentrerà sul monitoraggio delle politiche e dell’utilizzo dei fondi e delle finanze messe a disposizione dall’Unione europea per affrontare il fenomeno dei senza dimora, nonché sullo scambio e sull’apprendimento dalle buone pratiche. Qui è possibile leggere la Dichiarazione.
Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia – XI Rapporto Nazionale
È stato pubblicato, sempre nel luglio scorso, l’XI Rapporto Annuale – Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, curato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con OCSE, ISTAT, INPS, INAIL, Unioncamere ed ANPAL Servizi. Il rapporto fornisce un quadro puntuale della partecipazione dei cittadini stranieri al mercato del lavoro, alla luce degli impatti della pandemia sulla loro situazione economica, sociale ed occupazionale.
Rapporto INAPP 2021 sulle trasformazioni del mercato del lavoro in epoca post-pandemica
È stato presentato il 16 luglio scorso a Montecitorio il Rapporto INAPP 2021, che traccia le trasformazioni in corso nel mercato del lavoro, nei sistemi della formazione professionale e nella società, a fronte dello shock pandemico, focalizzandosi su dinamiche e scenari evolutivi di medio periodo. Tra le principali criticità generate dall’emergenza sanitaria si segnalano la chiusura di diverse unità produttive; i licenziamenti, i mancati rinnovi dei contratti a termine e le difficoltà del lavoro autonomo; la caduta del reddito da lavoro (anche da lavoro atipico) per larghe fasce della popolazione; l’accentuazione dei problemi nella prospettiva di genere e dell’inserimento lavorativo della popolazione giovanile.
Punti di vista
La riforma del sistema di protezione sociale e del Reddito di Cittadinanza secondo l’OCSE
Daniele Pacifico e Stefano Scarpetta su La Voce sintetizzano le indicazioni dell’ultimo Rapporto OCSE su come riformare il sistema di protezione sociale nazionale. Tre sono le principali dimensioni affrontate: 1) razionalizzare il frammentato sistema di aiuti alle famiglie; 2) istituire un nuovo programma di sostegno ai redditi per i lavoratori a rischio di povertà; 3) revisionare alcuni requisiti di accesso del Reddito di Cittadinanza e potenziare i programmi di attivazione e di inclusione sociale.
La via inglese al Reddito di Cittadinanza
I casi di frode ed abusi strillati dai giornali con riferimento al Reddito di Cittadinanza sono tipici anche di altre misure di reddito minimo a livello europeo e trattati dalla letteratura economica da diverso tempo. Per contrastare derive opportunistiche, il frequente ricorso al lavoro sommerso e la trappola della povertà, Francesco Giubileo, dalle pagine de La Voce, suggerisce di prendere spunto dalla recente riforma inglese del dell’Universal Credit, che attraverso un unico strumento razionalizza e riordina tutte le misure di assistenza pubblica esistenti. Per ulteriori approfondimenti si rimanda anche all’articolo di Chiara Crepaldi su Welforum.
Reddito di Cittadinanza: chi lo riceve ha una carriera contributiva “povera”
Sul Menabò di Etica ed Economia Giuseppe Pio Dachille, Maria De Paola e Paolo Naticchioni analizzano la carriera lavorativa dei percettori del Reddito di Cittadinanza, incrociando i dati dei percettori da aprile 2019 ad aprile 2021 con gli estratti conto contributivi INPS nel 2018 e nel 2019. Dall’analisi emerge come soltanto un terzo dei percettori in età da lavoro abbia maturato contributi previdenziali nel corso degli ultimi due anni, mentre i restanti due terzi siano rimasti esclusi dal mercato del lavoro formale e quindi anche dalle prestazioni di sostegno. Complessivamente, il RdC ha funzionato come rete di salvaguardia dalla povertà per i lavoratori poveri; come aiutarli però ad avere carriere lavorative più stabili è una questione ancora aperta.
La povertà lavorativa: nuove prospettive di analisi dei lavoratori vulnerabili
Nell’ambito del progetto WYP-Working Yet Poor, finanziato dal programma Horizon 2020 e che vede coinvolte nove università europee, tra cui quella di Bologna, si è recentemente riaperta la discussione sulla definizione della in-work poverty (povertà lavorativa), arrivando a definire 4 profili di vulnerabilità, fondamentali per promuovere misure per contrastare il lavoro povero. Si tratta di: 1) i lavoratori “standard” in settori a basso salario; 2) i lavoratori autonomi “economicamente dipendenti”; 3) i lavoratori “atipici”; 4) i lavoratori a chiamata, occasionali e delle piattaforme. Ce ne parla Emanuela Struffolino in un recente articolo sul Menabò di Etica ed Economia.
La redistribuzione del reddito in tempo di pandemia
Massimo Baldini e Marco Visentin su La Voce analizzano gli effetti delle misure redistributive strutturali ed emergenziali, introdotte nell’ultimo anno e mezzo per fronteggiare le conseguenze della pandemia. I risultati delle simulazioni evidenziano che, come in altri paesi europei, le misure adottate dal Governo nel 2020 hanno significativamente attenuato gli effetti della crisi su diseguaglianza e povertà relativa di reddito. L’incidenza di quest’ultima, in particolare, è scesa a livelli decisamente inferiori a quelli tipici del periodo pre-pandemia.
L’Alleanza contro la povertà sulle disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro
Il 15 settembre scorso la Commissione XI Lavoro pubblico e privato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro, ha audito i rappresentanti dell’Alleanza contro la povertà in Italia. Sul sito del Parlamento e possibile vedere il video dell’audizione e ascoltare gli interventi di Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza, e di Stefano Sacchi, membro del Comitato scientifico.
Donna e straniera: ecco chi paga la crisi del mercato del lavoro
Il Covid-19 ha mutato fortemente il mercato del lavoro a livello mondiale, con un impatto maggiore per le categorie con condizioni di partenza più precarie o concentrate in settori esposti alle restrizioni. Particolarmente colpiti sono stati gli stranieri: in Italia il tasso di occupazione è diminuito di 3,7 punti percentuali tra gli stranieri e di 0,6 punti tra gli autoctoni. Per la prima volta, il dato degli stranieri (57,3%) scende al di sotto di quello degli italiani (58,2%). Sono però le donne straniere ad aver pagato il prezzo più alto: dei 159 mila posti di lavoro persi tra gli stranieri, il 69% riguarda le donne; tra gli italiani (297 mila posti in meno) le donne ad aver perso il lavoro sono il 47%. Su La Voce l’articolo di Enrico Di Pasquale e Chiara Tronchin.
Il mercato del lavoro riparte ma è tempo di parlare del salario minimo
Su Agensir Stefano De Martis sottolinea l’importanza di guardare ai problemi del mercato del lavoro nella loro complessità e concretezza, senza schematismi ideologici o propagandistici. Un rischio che si sta correndo, per esempio, a proposito del Reddito di Cittadinanza. Il problema del cosiddetto “salario di riserva” (al di sotto del quale non si ritiene utile lavorare) si sta manifestando in tutti i Paesi che hanno erogato sussidi per fronteggiare le conseguenze della pandemia. L’autore si domanda se, per ovviare a tale problema, convenga tagliare gli importi dei sussidi o porre finalmente sul tavolo il tema del salario minimo (di cui Welforum ha ampiamente trattato in un apposito Il Punto): sono troppo alti i sussidi o non sono dignitose certe proposte di lavoro?
La CIG ha superato la prova del Covid-19
Ricostruendo il reddito che il lavoratore avrebbe percepito con la riduzione della sua prestazione in assenza di CIG e confrontando questa variabile con una stima della retribuzione effettivamente percepita (comprensiva quindi anche della tutela economica garantita dall’ammortizzatore), Paola Biasi, Beini Cai, Maria De Paola e Paolo Naticchioni nel loro articolo per La Voce riflettono sulla tenuta della CIG durante la pandemia. Gli autori in particolare sottolineano come la cassa integrazione guadagni Covid-19 abbia ben svolto il ruolo di ammortizzatore anticiclico, contenendo, in costanza di rapporto di lavoro, la caduta dei redditi dei lavoratori e l’aumento delle disuguaglianze, soprattutto per donne e giovani.
Esperienze dai territori
In Campania, nuove frontiere del lavoro sociale
Il lavoro sociale e di comunità è in continuo mutamento, in particolare in questo tempo nel quale le incertezze e le fragilità si moltiplicano. Per questa ragione diventa sempre più urgente accompagnare percorsi evolutivi delle professioni sociali, promuovere nuove collaborazioni, riconoscere connessioni e diffondere un approccio multidimensionale. La progettazione assume un valore decisivo sia nell’ottica generativa dei contenuti e dei processi da innescare, sia nelle possibilità di innovare l’intervento e il ruolo delle professioni sociali, nella creazione di spazi di contaminazioni attraverso l’approccio multidisciplinare e la formazione a un lavoro orientato nella comunità, fuori dalla logica assistenziale. Su Welforum Angelo Buonomo presenta l’esperienza della Regione Campania.
L’impegno del Naga nell’inclusione degli stranieri nel territorio milanese
In occasione del ventennale del Centro Naga Har, impegnato nel territorio milanese nell’accoglienza e nell’integrazione di richiedenti asilo, rifugiati e vittime di tortura, e della recente pubblicazione “Un luogo del possibile” di celebrazione dell’anniversario, Welforum propone l’intervista di Eleonora Gnan a una volontaria dell’Associazione. Il contributo si pone l’obiettivo di far conoscere meglio le attività svolte dal Naga, le principali tipologie di beneficiari intercettati, le relazioni con i servizi del territorio e i cambiamenti organizzativi imposti dalla pandemia.
QuBì, reti territoriali per contrastare la povertà dei bambini
“QuBì – La ricetta contro la povertà infantile” nasce sul finire del 2016, quale programma finalizzato a contrastare il fenomeno della povertà alimentare infantile, promuovendo la collaborazione tra Comune di Milano e terzo settore. Da allora QuBì ha raggiunto 50 mila persone, di cui 24.600 minori, divenendo uno dei principali attori impegnati nella promozione di reti volte al contrasto della povertà dei bambini. Per questo motivo il progetto non si ferma e Fondazione Cariplo, main sponsor assieme ad altre fondazioni, destina, per il biennio 2021-2022, 3 milioni e 450 mila euro alle 23 reti già impegnate sul territorio. Su Welforum l’articolo di Eleonora Gnan e Stefania Sabatinelli.
Contrasto al sovraindebitamento, l’esperienza della Caritas di Lodi
La pandemia ha portato con sé forti impatti a livello economico, colpendo tutte le categorie di popolazione. Le difficoltà sono cresciute in particolare per i consumatori, che in alcuni casi hanno contratto un elevato indebitamento finanziario. Per far fronte a tale problema – che può talvolta portare ad intraprendere percorsi inadeguati o pericolosi – Caritas lodigiana ha stipulato una convenzione con lo studio di consulenza FG&A di Lodi con l’obiettivo di valutare specifiche situazioni di bisogno. La convenzione, oltre a prevedere l’apertura di uno sportello dedicato, si propone di organizzare incontri informativi sul tema in un’ottica di prevenzione, conoscenza dei rischi ed approfondimento delle possibilità esistenti per affrontare il problema.
Firenze: abitare solidale per l’empowerment di comunità
Annunciato un anno fa, ha preso recentemente il via il progetto FASE – Firenze: abitare solidale per l’empowerment di comunità, la nuova Agenzia sociale per la casa pensata per connettere i proprietari di immobili e coloro che faticano a pagare un affitto pieno e cercano soluzioni a prezzi calmierati. Lo strumento si rivolge a quella fascia di popolazione (con ISEE compreso tra i 12 e i 40 mila euro) che non accede agli alloggi popolari ma non riesce a permettersi un affitto in autonomia. Al fine di analizzare i bisogni abitativi della popolazione cittadina, l’Amministrazione di Firenze ha coinvolto nella gestione la società in house Casa Spa, già ente gestore degli alloggi di ERP, e la direzione Servizi sociali del Comune.
Roma Capitale firma il protocollo d’intesa per il reinserimento sociale dei detenuti
Il 22 settembre Roma Capitale e il Ministero della Giustizia hanno firmato il protocollo d’intesa per favorire il reinserimento sociale delle persone private della libertà personale. Gli interventi mirano a facilitare il reinserimento sociale delle persone detenute, promuovendo attività di accoglienza, informazione, orientamento e accompagnamento mirate al benessere in termini di qualità della vita e delle relazioni, aumento delle opportunità e accesso ai servizi in ambito socio-assistenziale, culturale, di orientamento e inserimento lavorativo (es. il servizio di segretariato sociale per detenuti, la rete di case di accoglienza per persone che fruiscono di misure alternative alla detenzione prive di alloggio e di risorse economiche e familiari, la casa di accoglienza per genitori con figli agli arresti domiciliari, i centri di orientamento al lavoro).